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Sombart, Werner.

Economista e storico tedesco. Studiò a Berlino con G. Schmoller e A. Wagner e seguì a Pisa i corsi di Toniolo, laureandosi nel 1886 con una tesi sul lavoro salariale nella campagna romana. Professore di Economia all'università di Breslavia dal 1890, negli anni seguenti pubblicò alcuni importanti studi, tra cui Socialismo e movimento sociale nel XIX secolo (1896), L'economia politica tedesca nel XIX secolo (1901), Il capitalismo moderno (1902), interamente riveduto nel 1916 e integrato da un nuovo volume nel 1927. Nel 1904 assunse, con M. Weber, la direzione della rivista di scienze sociali “Archivio per la scienza sociale e la politica sociale” e nel 1909 fondò, sempre con M. Weber, la Società tedesca di sociologia, assumendone la presidenza. Frattanto pubblicò una biografia di K. Marx (1909), Gli Ebrei e la vita economica (1911), in cui sosteneva l'importanza del ruolo svolto dagli Ebrei per la nascita del capitalismo, e Il borghese (1913). Tra le opere successive citiamo: Le tre economie (1930); L'avvenire del capitalismo (1932); Il socialismo tedesco (1934), in cui tentò, senza peraltro riuscirvi, una conciliazione fra la propria filosofia sociale e l'ideologia nazista; Dell'uomo. Tentativo per un'antropologia come scienza dello spirito (1938), mai portata a termine. S. è considerato un continuatore della scuola storica di economia; a differenza dei principali esponenti di questa scuola, tuttavia, egli attribuì grande importanza al momento concettuale e teorico. Ne fu un esempio la sua monumentale opera Il capitalismo moderno, in cui S. avanzò più teorie a spiegazione della genesi del capitalismo, individuando come causa dapprima l'accumulazione della rendita fondiaria urbana, poi l'accumulazione favorita dallo Stato, infine l'apporto di gruppi, come quello degli Ebrei, che meglio di altri seppero ribellarsi agli ordinamenti economici tradizionali. Vero è che tutte queste teorie non vennero da S. dimostrate con rigore e rimasero per lo più ipotesi di ricerca su cui lavorare; ciò nondimeno, alcune intuizioni sul declino del capitalismo sono tutt'oggi attuali (Ermsleben, Sassonia 1863 - Berlino 1941).